EAN:<\/strong> 9788897681267
<\/div>Ho accettato di scrivere la prefazione a questa \u201copera\u201d per la lunga e sincera amicizia che mi lega all\u2019autrice, nata sui banchi del liceo. Anna Rita Granieri, \u201ctradu-scrittrice\u201d, come lei stessa ama definirsi, \u00e8 nata a Corato nel 1962 ed ha vissuto fino alla laurea a Ruvo di Puglia, dove abbiamo frequentato insieme il liceo linguistico. Ricordo ancora i suoi temi d\u2019italiano, invidia di noi, suoi compagni di classe, perch\u00e9 sempre lunghi (\u201cma cosa avr\u00e0 mai da scrivere!!!\u201d) e, allo stesso tempo, raccapriccio, per lo stesso motivo, della nostra insegnante d\u2019italiano. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere, Anna Rita si \u00e8 trasferita prima in Trentino, poi a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove ha insegnato per alcuni anni. Insoddisfatta del suo ruolo, seppur svolto con seriet\u00e0 e coscienza, ha lasciato l\u2019insegnamento per dedicarsi alle sue grandi passioni - dopo la famiglia, naturalmente -: la traduzione e la scrittura, alla quale lei affida una funzione beneficamente liberatoria e terapeutica. Anna Rita, infatti, \u00e8 tuttora traduttrice giurata per le lingue Inglese, Tedesco, Francese e Spagnolo, presso il Tribunale di Brescia ed ha gi\u00e0 pubblicato un libro, che ha riscosso un pi\u00f9 che discreto successo, intitolato \u201cSulla mia pelle, tra Amore e denuncia ribelle\u201d, apparso nelle librerie nel dicembre 2013 e che rappresenta il suo esordio letterario. Instancabile lettrice ed attenta osservatrice di s\u00e9 e del mondo che la circonda, Anna Rita si ripropone ora al pubblico con una seconda \u201cfatica\u201d letteraria: \u201cMujer, chiaroscuri al femminile\u201d. Questa raccolta di \u201cpoesie in prosa\u201d, come \u00e8 stata definita la sua scrittura, porta un sottotitolo che preannuncia la tematica del libro: \u201cLa donna governa gi\u00e0 il mondo, n\u00e9 l\u2019uomo potr\u00e0 mai spogliarla del suo dominio\u201d, Jeremy Bentham (Londra, 1748 \u2013 Londra, 1832). Introdotta da questa citazione, rivoluzionaria per il tempo in cui \u00e8 stata scritta, \u201cMujer, chiaroscuri al femminile\u201d amplia un tema che Anna Rita gi\u00e0 in parte affronta nel suo primo libro e cio\u00e8 l\u2019attuale condizione femminile e le sue problematiche, alcune scottanti come il femminicidio e lo stalking, altre sempre attuali, per esempio, la dipendenza dalle droghe e l\u2019anoressia, altre ancora prettamente personali-intimistiche, in primis la sofferenza dell\u2019autrice dovuta alla perdita prematura della madre. Al centro, comunque, dei suoi pensieri e della sua scrittura, la donna ed il suo vissuto. Leggendo i suoi versi, viene fuori, dirompente, una sensibilit\u00e0 per le donne sofferenti o \u201cseconde\u201d, vittime di uomini che si vedono sfuggire dalle mani il potere o per quelle che debbono ancora lottare per il riconoscimento dei loro diritti, alcuni dei quali - il diritto all\u2019istruzione, per citarne uno - da lungo tempo acquisiti o scontati per noi europee. Il lavoro, espressione del proprio mondo interiore e delle proprie emozioni, \u00e8 un invito alla riflessione, dunque, non solo per gli uomini, ma per le stesse donne, grandi Protagoniste nell\u2019opera di Anna Rita, come Madre Teresa di Calcutta che ha scelto di donare la sua vita al sostegno ed alla cura dei deboli e degli \u201cultimi\u201d. Un libro che, dopo la lettura della sua bozza, mi ha portato a concludere che la scrittura, femminile o maschile che sia, non \u00e8 solo un\u2019esercitazione letteraria, ma soprattutto l\u2019espressione del proprio mondo interiore e delle proprie emozioni. Buona lettura!<\/p>
<\/strong><\/p>Gabriella De Scisciolo<\/i><\/strong><\/p>(Dott.ssa in Lingue e Letterature Straniere, nonch\u00e9 scrittrice dilettante)<\/i><\/p>\n\n
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Anna Rita Granieri, una donna, una madre, una moglie, una tradu-scrittrice<\/em>, un\u2019insegnante, un\u2019amica \u2026 Nata a Corato, in provincia di Bari, l\u20198 gennaio 1962, un instancabile Capricorno, figlia del Sud ed adottata dal Nord, vive attualmente nell\u2019amena cittadina di Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove si dedica da sempre all\u2019attivit\u00e0 di interprete multilingue e di insegnante di lingue straniere. Anna Rita ha gi\u00e0 all\u2019attivo una precedente pubblicazione. Il suo primo libro, intitolato: \u201cSulla mia pelle, tra Amore e denuncia<\/strong> ribelle\u201d<\/strong>, Casa Editrice Tarantola, Brescia, all\u2019insegna di una travolgente attualit\u00e0, contiene come temi principali: la tutela dell\u2019ambiente, l\u2019accoglienza verso i migranti, con l\u2019attualit\u00e0 di Lampedusa, la pace, la dignit\u00e0 umana, la ludopatia, l\u2019omosessualit\u00e0, le problematiche giovanili, quelle relative all\u2019handicap ed alla terza et\u00e0, la situazione carceraria italiana, la solidariet\u00e0 umana e, naturalmente, il Sud e la sua adorata Terra natia, la Puglia. In questo suo secondo libro, invece, l\u2019autrice si \u00e8 volta a cesellare meticolosamente le variegate tessere di un mosaico, tutto dipinto di rosa, sotto il segno di una sofferta, spesso soffocata, ma sempre pregnante femminilit\u00e0. Al centro dei suoi pensieri e della sua scrittura, infatti, vi \u00e8 la donna ed il suo vissuto, in particolare quello delle donne sofferenti o \u201cseconde\u201d, vittime di uomini che si vedono sfuggire dalle loro mani il potere o quelle che debbono ancora lottare per il riconoscimento dei loro sacrosanti diritti, il diritto all\u2019istruzione, tanto per citarne uno. Anna Rita, il cui motto di vita \u00e8: \u201cCogli l\u2019attimo fuggente e realizza!\u201d, \u00e8 fermamente convinta che scrivere, raccontare e raccontarsi rappresenti lo strumento pi\u00f9 immediato ed efficace per universalizzare e difendere la COMUNICAZIONE, co-stituita di parole vere, di vissuto e di autentica quotidianit\u00e0, dal SILENZIO delle immagini pubblicitarie, delle copertine patinate, di Internet e di un mondo dichiaratamente virtuale che si sta accanendo contro e sta soffocando la capacit\u00e0 e l\u2019innato desiderio umano di SENTIRE e di ASCOLTARE.
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Anno edizione: 2016
In commercio dal: 1 gennaio 2016
Pagine: 124 p., ill. , Brossura
EAN: 9788897681267
Ho accettato di scrivere la prefazione a questa “opera” per la lunga e sincera amicizia che mi lega all’autrice, nata sui banchi del liceo. Anna Rita Granieri, “tradu-scrittrice”, come lei stessa ama definirsi, è nata a Corato nel 1962 ed ha vissuto fino alla laurea a Ruvo di Puglia, dove abbiamo frequentato insieme il liceo linguistico. Ricordo ancora i suoi temi d’italiano, invidia di noi, suoi compagni di classe, perché sempre lunghi (“ma cosa avrà mai da scrivere!!!”) e, allo stesso tempo, raccapriccio, per lo stesso motivo, della nostra insegnante d’italiano. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere, Anna Rita si è trasferita prima in Trentino, poi a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove ha insegnato per alcuni anni. Insoddisfatta del suo ruolo, seppur svolto con serietà e coscienza, ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi alle sue grandi passioni - dopo la famiglia, naturalmente -: la traduzione e la scrittura, alla quale lei affida una funzione beneficamente liberatoria e terapeutica. Anna Rita, infatti, è tuttora traduttrice giurata per le lingue Inglese, Tedesco, Francese e Spagnolo, presso il Tribunale di Brescia ed ha già pubblicato un libro, che ha riscosso un più che discreto successo, intitolato “Sulla mia pelle, tra Amore e denuncia ribelle”, apparso nelle librerie nel dicembre 2013 e che rappresenta il suo esordio letterario. Instancabile lettrice ed attenta osservatrice di sé e del mondo che la circonda, Anna Rita si ripropone ora al pubblico con una seconda “fatica” letteraria: “Mujer, chiaroscuri al femminile”. Questa raccolta di “poesie in prosa”, come è stata definita la sua scrittura, porta un sottotitolo che preannuncia la tematica del libro: “La donna governa già il mondo, né l’uomo potrà mai spogliarla del suo dominio”, Jeremy Bentham (Londra, 1748 – Londra, 1832). Introdotta da questa citazione, rivoluzionaria per il tempo in cui è stata scritta, “Mujer, chiaroscuri al femminile” amplia un tema che Anna Rita già in parte affronta nel suo primo libro e cioè l’attuale condizione femminile e le sue problematiche, alcune scottanti come il femminicidio e lo stalking, altre sempre attuali, per esempio, la dipendenza dalle droghe e l’anoressia, altre ancora prettamente personali-intimistiche, in primis la sofferenza dell’autrice dovuta alla perdita prematura della madre. Al centro, comunque, dei suoi pensieri e della sua scrittura, la donna ed il suo vissuto. Leggendo i suoi versi, viene fuori, dirompente, una sensibilità per le donne sofferenti o “seconde”, vittime di uomini che si vedono sfuggire dalle mani il potere o per quelle che debbono ancora lottare per il riconoscimento dei loro diritti, alcuni dei quali - il diritto all’istruzione, per citarne uno - da lungo tempo acquisiti o scontati per noi europee. Il lavoro, espressione del proprio mondo interiore e delle proprie emozioni, è un invito alla riflessione, dunque, non solo per gli uomini, ma per le stesse donne, grandi Protagoniste nell’opera di Anna Rita, come Madre Teresa di Calcutta che ha scelto di donare la sua vita al sostegno ed alla cura dei deboli e degli “ultimi”. Un libro che, dopo la lettura della sua bozza, mi ha portato a concludere che la scrittura, femminile o maschile che sia, non è solo un’esercitazione letteraria, ma soprattutto l’espressione del proprio mondo interiore e delle proprie emozioni. Buona lettura!
Gabriella De Scisciolo
(Dott.ssa in Lingue e Letterature Straniere, nonché scrittrice dilettante)
Anna Rita Granieri, una donna, una madre, una moglie, una tradu-scrittrice, un’insegnante, un’amica … Nata a Corato, in provincia di Bari, l’8 gennaio 1962, un instancabile Capricorno, figlia del Sud ed adottata dal Nord, vive attualmente nell’amena cittadina di Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove si dedica da sempre all’attività di interprete multilingue e di insegnante di lingue straniere. Anna Rita ha già all’attivo una precedente pubblicazione. Il suo primo libro, intitolato: “Sulla mia pelle, tra Amore e denuncia ribelle”, Casa Editrice Tarantola, Brescia, all’insegna di una travolgente attualità, contiene come temi principali: la tutela dell’ambiente, l’accoglienza verso i migranti, con l’attualità di Lampedusa, la pace, la dignità umana, la ludopatia, l’omosessualità, le problematiche giovanili, quelle relative all’handicap ed alla terza età, la situazione carceraria italiana, la solidarietà umana e, naturalmente, il Sud e la sua adorata Terra natia, la Puglia. In questo suo secondo libro, invece, l’autrice si è volta a cesellare meticolosamente le variegate tessere di un mosaico, tutto dipinto di rosa, sotto il segno di una sofferta, spesso soffocata, ma sempre pregnante femminilità. Al centro dei suoi pensieri e della sua scrittura, infatti, vi è la donna ed il suo vissuto, in particolare quello delle donne sofferenti o “seconde”, vittime di uomini che si vedono sfuggire dalle loro mani il potere o quelle che debbono ancora lottare per il riconoscimento dei loro sacrosanti diritti, il diritto all’istruzione, tanto per citarne uno. Anna Rita, il cui motto di vita è: “Cogli l’attimo fuggente e realizza!”, è fermamente convinta che scrivere, raccontare e raccontarsi rappresenti lo strumento più immediato ed efficace per universalizzare e difendere la COMUNICAZIONE, co-stituita di parole vere, di vissuto e di autentica quotidianità, dal SILENZIO delle immagini pubblicitarie, delle copertine patinate, di Internet e di un mondo dichiaratamente virtuale che si sta accanendo contro e sta soffocando la capacità e l’innato desiderio umano di SENTIRE e di ASCOLTARE.